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domenica 17 giugno 2018

Arriva “Liberi di non comprare” il nuovo libro di Raffaella Milandri

Liberi di non comprare. Un invito alla rivoluzione. di Raffaella Milandri


Arriverà nelle librerie italiane a metà luglio il nuovo libro di Raffaella Milandri, “Liberi di non comprare”. La nuova opera della Milandri, scrittrice e attivista per i diritti umani, si incentra su tematiche dell’anticonsumismo e dell’ambientalismo, sempre con un richiamo ai Popoli Indigeni, leif motiv della attività della scrittrice. Il libro contiene contributi di Renzo Paris, uno dei maggiori autori viventi della letteratura italiana del ‘900, di Francesco Barbagallo, Professore Emerito di Storia alla Federico II di Napoli, la testimonianza di Bruno Bozzetto, quella di Sabrina di Pescara del Tronto, sopravvissuta al recente terremoto del Centro Italia, e numerosi interventi di esponenti dei popoli indigeni come Inuit, Boscimani, Aborigeni. Dice Raffaella Milandri: Avverto una urgenza di divulgazione per il mio nuovo libro, dobbiamo cessare di essere consumatori e ridiventare persone. Per non essere più denaro, o ciò che abbiamo, ma per essere di nuovo uomini”.  Commenta Americo Marconi: “Un libro scomodo ma delicato che entra in punta di piedi nella coscienza e pone profondi interrogativi”.  Questo della Milandri, dal 2011 in poi è il quinto libro: “Ho appena firmato il contratto con Ponte Sisto per un nuovo libro. Scrivere è impegnativo, considerato che ho un lavoro principale, e sono molto presa con le attività della Omnibus Omnes, di cui sono Presidente. Ma credo di essere nata per questo: per scrivere. E divulgare tematiche sui diritti dell’Uomo”.

mercoledì 16 agosto 2017

Booktrailer del libro In Alaska di Raffaella Milandri

Raffaella Milandri in Alaska



Ecco qui sotto il  booktrailer del libro In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi di Raffaella Milandri (Ponte Sisto 2017) curato da Marina Leoni e della Onlus On Air specializzata in produzioni videoradiofoniche. Le distanze sconfinate, la solitudine, il silenzio. E poi il ghiaccio, il Mare Artico, il terrore di incontrare un orso. Ma, soprattutto, il popolo Inuit, isolato nell’estremo nord dell’Occidente, che resiste dall’attacco del consumismo, della devastazione ambientale, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della idolatria della ricchezza materiale.
Questo e altro c’è nel libro “In Alaska. Il Paese degli uomini liberi” (edizioni Ponte Sisto, 144 pagine) di Raffaella Milandri. “In Alaska”, che sta avendo un ottimo successo di pubblico e di critica, è il quarto libro della Milandri e ha un filo comune coi precedenti: la narrazione di un avventuroso viaggio in solitaria, la storia di un popolo indigeno da salvare, in questo caso gli “eschimesi” Inupiaq, e il racconto dell’ incredibile abisso che separa ormai l’uomo “globalizzato” dalla natura e dalla essenza stessa dell’essere umano.
E’ un libro più intimista dei precedenti della Milandri, che racconta l’avventura di chi vive in un contesto “moderno” dove non si è abituati a usare i cinque sensi per sopravvivere. E’ un viaggio “into the wild”, nel pericolo della natura, ma anche dentro se stessi. Scrive di lei il giornalista Di Ciomma: “Una Jack London tutta al femminile, una donna semplice, che possiede ottime capacità narrative e che riesce a coinvolgere il lettore stupendolo ma soprattutto emozionandolo”.

domenica 16 giugno 2013

Il nuovo libro della "sorella adottiva" di Obama: La mia Tribù

Raffaella Milandri durante la sua adozione

Uscito solo dopo un anno e mezzo da "Io e i Pigmei", "La mia Tribù: storie autentiche di Indiani d'America" (edito da Polaris, maggio 2013.) di Raffaella Milandri
è stato presentato in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Ricco di bellissime immagini e di incredibili storie.
"Il sentimento dominante nel libro è il senso di colpa per il peccato di essere bianchi" dice l'autrice.
E' il racconto di due viaggi, uno nel passato e uno nel presente. Il viaggio nel passato, attraverso gli archivi
del BIA (Bureau of Indian Affairs ) e della tribù Crow, è la storia della cospirazione del Governo degli Stati Uniti
contro gli Indiani, nei due ultimi secoli. Dal Dawes Act, alla Legge dei Quarti di Sangue, alla sterilizzazione
forzata delle donne Native Americane negli anni '70, raccontata da testimoni viventi. Le lettere degli agenti indiani bianchi
che gestirono la riserva Crow rivelano la loro corruzione, il loro razzismo e le loro opinioni sul "problema indiano".
Il viaggio nel presente è quello dell'autrice: attraverso cerimonie, rituali e amicizie profonde, Raffaella Milandri viene adottata nella stessa famiglia Crow
dove il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama fu adottato nel 2008. Ha modo di scoprire i grandi problemi di oggi nelle riserve indiane:
suicidi, alcolismo, disoccupazione ma anche "perchè nelle riserve non ci sono banche nè Mac Donalds".
Il libro raccoglie anche leggende, tradizioni e folklore dei Nativi Americani.   


L'autrice
Viaggiatrice solitaria, fotografa e scrittrice, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni,  Raffaella Milandri
usa le sue foto , libri e filmati  come mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani.
Come attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei
e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione  ,
divulgando scottanti inchieste . Attualmente sta portando avanti una petizione per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni.
Si impegna anche in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo.   


Fotografa e scrittrice (Io e i pigmei, editore Polaris, uscito a novembre 2011 e La mia tribù, in uscita a maggio 2013)
è stata spesso ospite televisiva e radiofonica (di Maurizio Costanzo, Licia Colò etc) e ha ricevuto anche premi in  riconoscimento del suo impegno umanitario.
Numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste .
I suoi viaggi in diretta su Facebook sono un evento mediatico molto seguito.
Per agosto 2013, nuovo viaggio in solitaria per la viaggiatrice solitaria nella remota Papua Nuova Guinea,
dove è appena stata istituita la pena di morte per omicidi, stupri e rapine nonchè roghi per stregoneria.

Le chiediamo il perchè del suo smisurato amore per i Popoli indigeni.
"Tutto è iniziato quando ero bambina e leggevo i fumetti di Tex Willer,  dalla parte degli Indiani.
Tra l'altro ho avuto la fortuna di avere una amicizia proprio con il compianto editore di Tex, Zagor, Mister No: Sergio Bonelli,
da cui ho appreso lo spirito per l'avventura, ma anche il senso di responsabilità di essere cittadina del mondo e la volontà di lottare
contro le ingiustizie. I miei contatti con queste popolazioni ai confini del mondo mi hanno arricchito tantissimo,  loro sì che hanno lo spirito
e le caratteristiche dell'Uomo, e hanno una nobiltà che ancora il denaro e l'avidità occidentale non sono riusciti ad intaccare.
Gli Italiani di un tempo, come potevano essere i miei nonni e bisnonni, semplici, onesti e limpidi, rispecchiano tantissimo
l'animo puro dei popoli indigeni. Vanno protetti e salvati, come ultimo patrimonio dell'Umanità." 

lunedì 21 novembre 2011

"Cronache di una donna nella foresta" : il nuovo libro per le donne che sognano l'avventura

Raffaella Milandri è una viaggiatrice solitaria che parte alla esplorazione di alcuni remoti angoli di mondo, in fuoristrada. Armata di telecamera e macchina fotografica, si reca in riserve e villaggi di pigmei, aborigeni, indiani d'America, boscimani e cerca la verità sulle attuali condizioni di questi popoli, pronta a documentare e denunciare le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani . In uscita a fine novembre il suo libro "Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta" Nella lettura di questo soprendente viaggio, ci immergiamo insieme all'autrice nel caldo della foresta tropicale, e ci lasciamo trasportare attraverso villaggi e personaggi, ansiosi di scoprire chi si incontra dietro l'angolo.
Attraverso gli occhi della Milandri, ci troviamo anche noi alle volte inquieti, alle volte arrabbiati, altre volte ancora divertiti da situazioni vissute con ironia e dipinte con pungenti osservazioni . Le avventure della scrittrice si dipanano in un racconto avvincente, è il pericoloso viaggio di una donna, attivista per i diritti umani, mascherata da turista, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del "Progresso" su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la natura? Il libro, illustrato da bellissime foto, racconta un incredibile viaggio ae una ardua e ostinata ricerca della verità. Le testimonianze raccolte diventano un appello disperato affidato alla Milandri dal Popolo della Foresta.Link al minitrailer http://www.youtube.com/watch?v=2Em3VpPrN-I Confida l'autrice del libro Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa umanitaria, in merito alle difficoltà incontrate durante la sua esplorazione: “Il mio vantaggio più grande? L'essere donna. Il mio svantaggio più grande? L'essere donna” L'esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero. In uscita alla fine di novembre 2011, edito dalla Polaris, il libro contiene anche consigli per i viaggiatori "faidate" e soprattutto per le donne in viaggio.La dedica dell'autrice va a Sergio Bonelli " ha scolpito i miei Sogni" ; un capitolo è dedicato a Maurizio Costanzo , che ha ospitato la Milandri in tv. Link al libro http://www.polaris-ed.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=679&category_id=2&option=com_virtuemart&Itemid=21

Sergio Bonelli: arrivederci nelle celesti praterie

Fotografa umanitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, scrittrice, Raffaella Milandri ha dedicato il suo libro al famoso editore recentemente scomparso
Lettera di Raffaella Milandri
Tempo fa sentii il bisogno di scrivere a Sergio Bonelli, per ringraziarlo. Perchè è proprio grazie ai fumetti bonelliani , alla filosofia bonelliana , che ho sviluppato e realizzato i miei Sogni: sono diventata una viaggiatrice solitaria, una attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, una fotografa umanitaria. Tex Willer, Zagor e Mister No, fin da bambina, hanno nutrito i miei sogni d'avventura, e alimentato i miei principi di giustizia. E anche oggi, da adulta, faccio regolarmente viaggi nell'universo bonelliano; anzi, per me è una necessità. Scrissi nella mia prima lettera al grande Sergio Bonelli: "Sergio, Le scrivo con una gratitudine immensa. Mi spiace che oggi tanti bambini trascurino i Suoi fumetti per i videogiochi. E che perdano quello che io ho avuto la fortuna di apprendere." La coerenza e il senso di giustizia estrema dei personaggi bonelliani sono infatti le fondamenta di un mondo romantico dove i personaggi si muovono su binari di eroica e nobile avventura, gli ideali trionfano . Attraverso le pagine di questo mondo, si avverte anche la ricerca di un nitore storico e culturale. I personaggi bonelliani sono stati sicuramente specchio dell'animo dell'uomo Sergio Bonelli, che mi rispondeva con modestia: "Le sono sinceramente grato per avermi attribuito il merito delle Sue straordinarie scelte. Mi complimento con Lei, e confesso molta ammirazione per i Suoi mille viaggi avventurosi e per il nobile scopo che li anima. Dal canto mio sono ormai rassegnato all'idea che un fumetto non abbia la forza di sensibilizzare i lettori su temi importanti" Eppure, i fumetti di Bonelli hanno nutrito intere generazioni, fin dagli anni '60; e la sua è l'unica casa editrice che abbia resistito alle intemperie dell'elettronica. In altre lettere scambiate con Sergio Bonelli, gli ho confidato alcuni passi della mia missione per i diritti umani dei popoli indigeni, e gli ho raccontato, fiera, della mia adozione nella tribù dei Crow; nella sua ultima lettera mi giungeva il suo incoraggiamento: "Sarò lieto di seguire discretamente, come persona, i Suoi passi e i Suoi successivi successi. Il mio più sincero in bocca al lupo anche da parte dei "ragazzi" di via Buonarroti". Ho dedicato a Sergio Bonelli il mio primo libro su un incredibile mio viaggio tra i Pigmei: "Io e i Pigmei.Cronache di una donna nella foresta" che esce in questi giorni. Gentilissimo Sergio, un arrivederci nelle celesti praterie, e grazie ancora. Lunga vita a Tex, Mister No, Zagor , Dylan Dog e tutti gli altri Suoi amati personaggi che hanno sempre raccontato tanto del Suo modo di vedere la vita. E un grande in bocca al lupo a Davide Bonelli.

domenica 20 novembre 2011

Avventuriera sui tacchi a spillo. Su Facebook

Alcuni giornali definiscono Raffaella Milandri una "avventuriera", una incredibile figura romantica di altri tempi . Gli amici la hanno soprannominata "Raffa Jones": è una viaggiatrice solitaria che parte alla esplorazione di alcuni remoti angoli di mondo, in fuoristrada. Armata di telecamera e macchina fotografica, si reca in riserve e villaggi di pigmei, aborigeni, indiani d'America, boscimani e cerca la verità sulle attuali condizioni di questi popoli, pronta a documentare e denunciare le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani . Spiega la Milandri "I popoli indigeni spesso si trovano sulla traiettoria delle speculazioni di Governi e multinazionali, che ambiscono alle ultime fette di paradiso terrestre ricche di risorse naturali." Dedichiamo una breve intervista a questa donna intraprendente. -Come è la viaggiatrice solitaria durante i suoi viaggi?" "Ad ogni partenza mi spoglio delle mie impalcature mentali ed esteriori da occidentale, e indosso dei panni estremamente comodi e spartani. La dimensione della valigia è inversamente proporzionale al concetto di libertà. Mi affido al mio 'quinto senso e mezzo', ovvero al mio istinto, e mi muovo senza programmi, pronta a cambiare rotta in base alle esigenze. " -E come è quando è a casa?
"A casa ? Sono spesso vittima dei tacchi alti e dei tailleur. In lotta continua con il tempo, affaccendata come solo noi occidentali sappiamo fare." -Ha incontrato pericoli nei suoi viaggi? Raffaella Milandri lancia uno sguardo al cielo. " Ogni volta può esserci l'imprevisto, come un guasto alla macchina in mezzo al nulla. Ma il pericolo più grande nasce quando tocco gli interessi dei potenti. Spesso mi trovo a raccogliere denunce molto scottanti, e in certe aree remote farmi scomparire sarebbe una soluzione molto facile. Ma la mia arma migliore è tenere un profilo basso: spesso faccio la finta tonta o la turista idiota" -E ha mai avuto molestie di tipo sessuale? "Riesco quasi sempre a prevenire queste situazioni.Ma certo, può capitare" -Raffaella, Lei viaggia con qualche organizzazione o associazione?". "No, io mi muovo da sola e spesso in incognito. Poi, quando torno in Italia, organizzo convegni e conferenze per divulgare il materiale raccolto, grazie ad Associazioni o a Assessorati alla Cultura" -E' vero che i Suoi viaggi si possono seguire in diretta su Facebook? "Sì, metto online foto e filmati, ho molte persone che mi seguono e mi sostengono nei momenti bui" -Quali angolo di mondo Le sono rimasti nel cuore? "Tutti, luoghi e persone. Il Giappone, l'Orissa, il Camerun, il Botswana, l'Australia , il Tibet....Forse l'Alaska ha un posto speciale: l'ultima frontiera" -La mèta del prossimo viaggio? "Ancora da confermare. Per ora sono impegnata con la presentazione del mio libro in prossima uscita 'Io e i Pigmei.Cronache di una donna nella foresta' della casa editrice Polaris. E' un racconto di viaggio ma anche una denuncia del rischio di estinzione dei Pigmei. " Link a filmato http://www.youtube.com/watch?v=HXApuzVaVok camerun, tibet, alaska, pigmei, aborigeni, boscimani, sessuale, molestie

Lega del Filo d'Oro: un calendario della fotografa umanitaria Milandri

Presentato il calendario 2012 della Lega del Filo d'Oro, realizzato con foto donate da Raffaella Milandri: sono bellissimi scatti realizzati durante suoi viaggi in solitaria in Alaska, Tibet, Giappone, Botswana, ma ci sono anche alcune foto realizzate in Italia. "Sono rimasta profondamente colpita dall'amore con cui i ragazzi della Lega del Filo d'Oro vengono seguiti passo passo, escogitando per loro nuove forme di comunicazione e restituendo il sorriso a chi vive in una coltre di buio e di silenzio." dice Raffaella Milandri, nota fotografa umanitaria e attivista per i diritti umani. La Lega del Filo d'Oro è una importante Associazione Onlus che non solo assiste e ospita sordociechi e pluriminorati psicosensoriali in diversi Istituti in Italia , ma crea per loro dei percorsi alternativi di apprendimento e dà supporto alle loro famiglie . Il calendario è una iniziativa di sostegno per la Lega del filo d'Oro, per acquistarlo si può andare sul sito http://www.legadelfilodoro.it/  oppure chiamare il numero verde 800.904450 . Raffaella Milandri riflette sul tema della comunicazione: "In molti si affaccendano ogni giorno per trovare forme più elaborate ed incisive di comunicazione. Al fine di conquistare voti elettorali, clienti, consensi, successo, denaro, c'è chi scalpella parole con efferata determinazione, calibra l'enfasi della voce, conia efficaci neologismi. Al fine di guadagnarsi affetto, conforto, comprensione, approvazione e riscuotere consolazione per il proprio ego , c'è chi invece si affanna alla ricerca di frasi simpatiche, inventa espressioni originali, escogita mimiche empatiche. Per scacciare la solitudine o per lenire un disagio interiore, ogni mezzo è lecito: tra le mura domestiche o in convivi amicali , nelle chat o in appuntamenti al buio, sul profilo di Facebook o su un blog.
L'affanno di comunicare con il prossimo in genere non ha un reale impedimento: anzi più sono le attività ricreative, i social network , le occasioni festaiole, e più l'uomo del XXI° secolo pare disperdersi e poi racchiudersi in un muto urlo di dolorosa solitudine. Più cerca di parlare, di comunicare, di esternare il proprio pensiero e i propri sentimenti, e più l'uomo del XXI° secolo si rende conto che il prossimo, perso dietro sè stesso, non è capace di ascoltare ed è teso nello spasimo di affermare il proprio io. Per i ragazzi della Lega del Filo d'Oro, invece, comunicare è un problema reale e concreto: avvolti in una coltre di buio e di silenzio, i ragazzi sordociechi non vedono, non sentono e non parlano. La pulsione di comunicare all'esterno è forte e urgente, e il senso del tatto è una grande risorsa attraverso la quale gli operatori della Associazione strappano sorrisi e grida di gioia. Quello alla Lega del filo d'Oro è un viaggio diverso, in un mondo lontano da noi anni luce eppure vicino e coesistente: un altro piano dimensionale, un universo parallelo di silenzio e buio, di suoni ovattati e di ombre." Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno bisogno di tanta cura e attenzione per poter manifestare anche la più semplice e banale esigenza, e alcuni di loro necessitano anche di 3 operatori al giorno per avere la dovuta assistenza. Il Servizio Sanitario Nazionale copre solo il 40% delle spese sostenute dalla Associazione, il cui principale testimonial è Renzo Arbore.