sabato 17 agosto 2024

Chi è Raffaella Milandri (Biografia e bibliografia)

Raffaella Milandri

Non è semplice descrivere Raffaella Milandri e le sue attività: è un personaggio poliedrico e improntato ad una schiettezza e a una chiarezza di intenti non comuni. Con i suoi oltre dieci libri pubblicati in tredici anni, i suoi viaggi in solitaria in ogni angolo di mondo, le sue foto che sembrano voler catturare l’anima dei soggetti, spesso membri di tribù indigene poco conosciute, e i suoi scritti in cui le sue parole dipingono popoli, è una donna che innesca naturalmente la curiosità di chi ha una ampia apertura mentale. Ha rischiato molte volte la vita, anche a causa delle sue inchieste per i diritti umani, e dice: “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”.

Biografia

Scrittrice, giornalista, editore e fotografa, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei Popoli Indigeni, è studiosa dei Popoli Indigeni e in particolare dei Nativi Americani e laureata in Antropologia. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e membro adottivo della tribù Crow in Montana. Fondatrice del Gruppo Editoriale Mauna. Presidente della associazione Omnibus Omnes Onlus, patrocinata dalla UNRIC Italia (ONU Italia). Attualmente è una dei massimi esperti italiani sui Nativi Americani, storia e attualità. Si sta dedicando alla opera di recupero di opere di autori nativi americani, traducendo e curando diversi libri.

Cura una serie di video tematici su youtube, “Nativi Americani ieri e oggi”  (qui link alla playlist), una rubrica radiofonica su Radio Talpa, “Nativi Americani ieri e oggi”, dedicata anche alla musica nativa americana (qui link alla playlist )  e una rubrica giornalistica, “Nativi”, su L’Antidiplomatico (qui link alla lista di articoli), oltre ad aver curato articoli per Focus Storia, Far West Gazette e, in passato, per il Corriere della Sera.

Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Ha dichiarato: “Sono molto fiera di essere membro adottivo della famiglia Black Eagle dei Crow, tribù di Nativi Americani del Montana. E altrettanto fiera del mio nome in lingua originale, Baa Kuuxsheesh, che ha segnato una nuova tappa della mia vita e che significa ‘Aiuta gli altri’. Vorrei ricordarlo e dirlo sempre ad alta voce. La fratellanza è sacra. Un grande onore anche la adozione presso il popolo indigeno dei San, Boscimani del Kalahari. Il mio nome per loro è Nxuwa, che deriva da un tubero che il popolo boscimane porta con sé nel deserto per combattere la sete, la fame e la stanchezza”. 

Raffaella Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni e conferenze. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo. Tra le mete dei suoi viaggi, in solitaria e spesso in fuoristrada, ricordiamo la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari, il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani, i Pigmei Bakà, i Boscimani, gli Adivasi dell’Orissa. Ha affermato: “Avverto una incredibile urgenza nel mio viaggiare e divulgare, per documentare le discriminazioni dei diritti umani. La globalizzazione avanza a passi rapidi, ma spesso non porta con sé il Progresso positivo, anzi accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture, uniche e irripetibili”.

Libri pubblicati  e tradotti (con link nel titolo alla scheda libro completa)

tutti disponibili sia in edizione cartacea sia ebook.

PUBBLICAZIONI

Liberi di non Comprare. Un invito alla Rivoluzione, seconda edizione 2019.

Gli Ultimi Guerrieri. Viaggio nelle Riserve Indiane, prima edizione 2019.

In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi, seconda edizione 2019.

In India. Cronache per Veri Viaggiatori, seconda edizione 2019.

Lessico Lakota. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Lakota, (con M. Blasini), prima edizione 2019.

La mia Tribù. Storie autentiche di Indiani d’America, seconda edizione 2020.

Lessico Cherokee. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Cherokee, (con M. Blasini), prima edizione 2021.

Nativi Americani. Guida alle Tribù e alle Riserve Indiane degli Stati Uniti, prima edizione 2021.

Io e i Pigmei. Cronache di una Donna nella Foresta, seconda edizione 2022.

Le scuole residenziali indiane. Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco, prima edizione 2023.

TRADUZIONI, CON INTRODUZIONE E NOTE

Racconti di Nativi Americani: Old Indian Legends di Zitkala-Sa, traduzione e note, (con T. Totò),prima edizione 2021.

Racconti di Nativi Americani: Plenty Coups. Capo dei Crow di Frank B. Linderman, traduzione e note, prima edizione 2022.  

Racconti di Nativi Americani: Il mio popolo. I Sioux di Luther Standing Bear, traduzione e note, prima edizione 2022.   

Racconti di Nativi Americani: Infanzia indiana di Charles Eastman, traduzione e note, prima edizione 2023.   

Racconti di Nativi Americani: Eroi e grandi capi indiani di Charles Eastman, traduzione e note, prima edizione 2023.   

Racconti di Nativi Americani: La Terra dell’Aquila Maculata di Luther Standing Bear, prima edizione 2023.

Racconti di Nativi Americani. I cinque di mezzo. Ragazzi indiani a scuola di Francis La Flesche, traduzione e note, prima edizione 2024.

Gli Indiani d’America e la loro musica di Frances Densmore, traduzione e note, prima edizione 2024. 

In India. Cronache per veri viaggiatori, Mauna Kea 2019, edizione aggiornata. Un racconto estremamente coinvolgente e appassionante, a tratti ironico e divertente: mentre la “Madame” e l’autista sikh macinano chilometri sulle polverose strade indiane, intrecciano un insolito rapporto, che fa da sfondo a un viaggio avventuroso e costellato di colpi di scena, da Delhi a Calcutta e alle foreste dell’Orissa. L’India viene raccontata da angolazioni originali e innovative, e fuori dalle rotte conosciute ai turisti. Il libro offre consigli di viaggio e riflessioni sull’India “vera”, ma racconta anche la ardua e ostinata ricerca della verità sulla lotta di tribù primitive che difendono i loro diritti.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/08/in-india-di-raffaella-milandri/

In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi,  Mauna Kea 2019, edizione aggiornata. Un viaggio ai confini del mondo dove la sfida di una donna, sulla rotta per la libertà e la natura selvaggia, non è affrontare lupi o orsi. È l’avventura di portare in valigia i propri demoni e le proprie paure, seguendo le orme di Jack London. Con la consapevolezza che la vita moderna ha affievolito sempre di più la forza e l’istinto atavico di sopravvivenza dell’uomo, rendendolo inerme in una lotta dove i cinque sensi valgono molto di più della ragione. In un viaggio in solitaria di oltre 10.000 chilometri in Alaska, l’autrice percorre i sentieri dei cercatori d’oro, dei pionieri, e dei cacciatori di balene. Lassù, ai confini del mondo, si imbatte in una natura umana forte e gentile,ma tocca con mano i risultati catastrofici del riscaldamento globale e delle crudeltà dell’Uomo Bianco. Un libro intenso che racconta la scoperta dell’Alaska, una “Ultima Frontiera” che contrappone la sicurezza della vita comoda, moderna e consumistica, alla incertezza costante di chi ha scelto la libertà.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/08/in-alaska-di-raffaella-milandri/

Liberi di non Comprare. Un invito alla Rivoluzione, Mauna Kea Edizioni, 2019, edizione aggiornata. Il sistema consumistico in Occidente viene spacciato per progresso e civiltà. In realtà, spiega l’autrice, mette a rischio la sopravvivenza di specie animali e vegetali, di popoli indigeni, e del Pianeta stesso. Un vero e proprio flagello per Madre Terra: causa di inquinamento, di sfruttamento del lavoro minorile, di discriminazione sociale e di perdita stessa del significato della vita umana. Rompere la catena del consumo è un atto doppiamente rivoluzionario: da un lato, si cessa di essere complici di politiche ingiuste; dall’altro, comprendendo come buona parte dei nostri bisogni siano in realtà inventati dalle multinazionali del consumo, ci riappropriamo della nostra libertà personale. Un pamphlet in forma di saggio e di biografia, che si avvale di testimonianze degli “ultimi”, e di un linguaggio diretto e scomodo, ma veritiero. Liberi di non Comprare ha ricevuto premi e riconoscimenti importanti.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/08/liberi-di-non-comprare-di-raffaella-milandri/

Gli Ultimi Guerrieri. Viaggio nelle Riserve Indiane, Mauna Kea Edizioni, 2019. Prima edizione. Un viaggio affascinante tra gli Ultimi Guerrieri, dalla parte dei Nativi Americani. Un Davide Nativo Americano lotta contro un Golia rappresentato dalla avidità senza fine delle multinazionali.Nello scenario ammaliante dei pow wow, le feste delle riserve indiane in costume tradizionale, l’autrice abbraccia la causa di un popolo che difende la Madre Terra, e lotta per la propria identità, dopo secoli di ingiustizie e sopraffazioni da parte dell'Uomo Bianco. Raffaella Milandri confronta cultura, usanze e cerimonie delle due tribù, i Crow e i Lakota, anticamente nemiche. Viene rapita da una spiritualità profonda a favore dell’ambiente e del Pianeta, e da una cultura all’insegna del rispetto e dell’uguaglianza. Per i Lakota i problemi non sono solo i Trattati mai rispettati dal Governo degli Stati Uniti, che li hanno privati delle terre sacre, le Black Hills; incombono anche oleodotti, miniere di uranio e d'oro che feriscono la Natura e avvelenano l'Uomo. Battaglie senza arco e frecce, ma con tanta determinazione da parte degli Uomini Rossi.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/08/gli-ultimi-guerrieri-di-raffaella-milandri/

Lessico Lakota Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Lakota (con Myriam Blasini) Mauna Kea Edizioni, 2019. Prima edizione. Il primo dizionario Italiano-Lakota, arricchito da storia, riti e tradizioni del famoso popolo Nativo Americano. “Quando il nostro popolo smetterà di parlare Lakota, saremo Wasicu, Uomini Bianchi”, dicono i Lakota. La loro lingua è stata tramandata per tradizione orale ed ha subìto molte trasformazioni a causa della della trasposizione scritta e della contaminazione dall’inglese. In questo dizionario Italiano-Lakota, che contiene anche la traduzione inglese, troviamo un punto di riferimento. Tratto dalla comparazione degli studi di Beuchel, White Hat e altri, l’opera affianca storia e tradizioni del fiero popolo Sioux-Lakota, strenuo e ultimo combattente per la propria identità e per il diritto alle proprie terre sacre, le Black Hills.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/08/lessico-lakota-di-raffaella-milandri-e-myriam-blasini/

La mia Tribù. Storie autentiche di Indiani d'America Mauna Kea Edizioni, 2020, edizione aggiornata. Un libro che indaga sul presente e sul passato degli Indiani d’America attraverso una importante ricerca sugli archivi, accompagnata da una inchiesta sul campo. Raffaella Milandri ci racconta qui anche la sua emozionante adozione indiana presso il popolo Crow, nella stessa famiglia di cui fa parte Barack Obama. Storia, cultura e problemi dei Nativi Americani sono il fulcro di questo importante testo che nasce da una ricerca su oltre 5000 pagine di archivi statunitensi, portando alla luce la verità sul rapporto tra Nativi Americani e Governo degli Stati Uniti. Sono svelati leggi e programmi sul come è stato gestito il “problema indiano”, fino alla rivelazione di un piano di sterilizzazione forzata che ha cercato di assegnare l’ultimo colpo letale alle comunità di Nativi Americani. Ricco di approfondimenti e di riferimenti bibliografici, contiene un focus sulla tribù Crow e i motivi che la hanno portata ad affiancarsi a Custer nella battaglia del Little Big Horn.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/09/la-mia-tribu-di-raffaella-milandri/

Racconti di Nativi Americani. Old Indian Legends di Zitkala-Sa, (a cura di Raffaella Milandri e Tiziana Totò), Mauna Kea Edizioni, 2021. Prima edizione. Una bellissima raccolta di storie Dakota, testimone dei valori dei nativi americani. Racconti e leggende che l’autrice, Zitkala-Sa, ha raccolto dalla voce della tradizione orale della sua tribù come testimonianza di cultura e identità. Old Indian Legends è una serie di appassionanti racconti della tradizione Dakota di cui sono stati rispettati, nella edizione italiana, lo spirito, il linguaggio e il messaggio. Una preziosa testimonianza culturale, ma anche una lettura affascinante per tutti: Zitkala-Sa usa una scrittura sapiente e, al tempo stesso, poetica e descrittiva. Il personaggio principale è Iktomi, con i suoi trucchi e i suoi inganni, spesso vittima di se stesso; l’ambientazione è il mondo in cui i Nativi Americani e il Popolo degli Animali vivono prima dell’arrivo dell’Uomo Bianco.  Le antiche leggende qui raccontate sono prive della contaminazione culturale occidentale, così come nelle intenzioni della autrice. Zitkala-Sa è una delle prime autrici Native Americane mai pubblicate, e una importante figura di attivista per i diritti del suo popolo. Questa edizione è curata da Raffaella Milandri e tradotta e annotata da Tiziana Totò, ed è la prima edizione integrale tradotta in italiano.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/09/racconti-di-nativi-americani-old-indian-legends-di-zitkala-sa/

Lessico Cherokee Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Cherokee (con Myriam Blasini), Mauna Kea Edizioni, 2021. Prima edizione. Il primo dizionario italiano-cherokee insieme a storia, riti e tradizioni del fiero popolo di nativi americani. I Cherokee, tristemente famosi per aver percorso il Sentiero delle Lacrime: una marcia di deportazione dalle proprie terre in nome della avidità dell’Uomo Bianco. Credendo fino all’ultimo nella giustizia, il popolo dei Cherokee ha fatto appello alle leggi dei Bianchi contro i Bianchi stessi, così perdendo la libertà e le amate terre. Ma attraverso un percorso fiero, oggi le Nazioni Cherokee sono risorte. Il primo dizionario Italiano-Cherokee mai realizzato contiene anche le basi della grammatica e la traduzione inglese: un vero punto di riferimento per una lingua dichiarata dall’Unesco a rischio di estinzione. La prefazione è curata da Oddist Lambrecht, membro della Four Winds Cherokee Tribe, a cui appartiene come membro onorario anche Raffaella Milandri, che ha curato storia e tradizioni del popolo Cherokee. “La nostra lingua non è solo insostituibile, come la vita, ma è davvero un tesoro. Come i nostri anziani”, dicono i Cherokee. Solo grazie a loro, forse, tra un paio di generazioni, esisterà ancora una lingua Cherokee.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/09/lessico-cherokee-di-raffaella-milandri-e-myriam-blasini/

Nativi Americani. Guida alle Tribù e Riserve Indiane degli Stati Uniti, Mauna Kea Edizioni, 2021. Prima edizione. La prima guida che offre una panoramica completa e aggiornata della complessità e vastità di culture e di tribù di Nativi Americani degli Stati Uniti, insieme a Alaska e a Hawaii. Un testo, nell’ottica anche di aiutare con il turismo le economie delle Nazioni Indiane,  da consultare per abbracciare la realtà delle tribù e delle riserve, che sono suddivise stato per stato e organizzate per tipologia. Storia, leggi, focus sulle boarding school, sui musei dedicati agli Indiani d’America, sui pow wow, sulle associazioni native. Il lavoro certosino di Raffaella Milandri, studiosa esperta di Nativi Americani, consegna al lettore un portale di accesso a un universo di informazioni storiche, legislative, turistiche e culturali, una guida fondamentale e unica. Indispensabile per chi vuole informarsi, studiare o organizzare un viaggio.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/09/nativi-americani-guida-alle-tribu-e-riserve-indiane-degli-stati-uniti-di-raffaella-milandri/

Racconti di Nativi Americani. Plenty Coups, Capo dei Crow. La vita di un grande Indiano, di Frank B. Linderman (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni, 2022. Prima edizione. “Gli uomini bianchi troppo spesso promettevano di fare una cosa e poi, quando agivano, ne facevano un'altra. Non siamo mai stati in grado di capire l'uomo bianco, che inganna solo se stesso”, dice Plenty Coups. Questo libro raccoglie le storie del più straordinario Capo Crow del suo tempo, Plenty Coups, aprendo una visione viva e palpitante sulla vita dei Nativi Americani “quando c’erano ancora i bisonti”. Le parole del Capo indiano sono incredibilmente vivide e dettagliate, e ci trasportano in un mondo lontano nel tempo e nello spazio, di cui proviamo una inspiegabile nostalgia. Forse vorremmo che fosse andata in maniera diversa, che la libertà dei Popoli delle Pianure fosse stata rispettata, e che non avessero dovuto subire quello che invece è stato. Leggendo le storie di Plenty Coups comprenderemo appieno le battaglie dei Crow contro gli antichi nemici Sioux (Lakota) e Cheyenne, la loro scelta di allearsi con gli uomini bianchi, e prenderemo confidenza con la vita quotidiana degli accampamenti indiani, gli appostamenti, le astuzie e strategie di guerra. Plenty Coups ci conduce tra i teepee, nelle cerimonie, sui campi di battaglia, a cavallo, ci fa appostare con lui dietro le rocce in attesa del nemico, con descrizioni minuziose della cultura tradizionale e dei miti del suo Popolo. Una lettura incredibilmente emozionante. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri, membro adottivo del popolo Crow.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/racconti-di-nativi-americani-plenty-coups-capo-dei-crow-la-vita-di-un-grande-indiano-di-frank-b-linderman/

Io e i Pigmei. Cronache di una Donna nella Foresta, Mauna Kea Edizioni 2020, edizione aggiornata. Il sorprendente viaggio in Camerun della autrice, attivista per i diritti umani, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del “Progresso” su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la Natura? Durante un incredibile viaggio, la ardua ricerca della verità porta a raccogliere  testimonianze che sono un appello disperato inviatoci dal Popolo della Foresta. Deforestazione, piantagioni intensive per l’olio di palma,  persino i parchi naturali minacciano la sopravvivenza delle etnie pigmee. L’esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/io-e-i-pigmei-cronache-di-una-donna-nella-foresta-di-raffaella-milandri/

Racconti di Nativi Americani: Il mio Popolo, i Sioux, di Luther Standing Bear (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni 2022. Prima edizione. In questo grande classico della letteratura nativa americana, Luther Standing Bear, Oglala Lakota, narra la sua mirabile vita e quella del suo popolo, i Sioux-Lakota: Cavallo Pazzo, Toro Seduto e Buffalo Bill sono solo alcuni dei personaggi della storia del West che incrociano la sua strada. Nella sua storia, dalla infanzia indiana spensierata Luther passa giovanissimo alla Carlisle Indian School, dove descrive come gli venga imposto un nome cristiano e insegnato il mestiere di lattoniere; poi racconta di come promuova la educazione occidentale e lo studio della lingua inglese presso la sua gente,  consapevole che sia la unica strada per difendersi dagli uomini bianchi, “più numerosi delle formiche”. Dopo aver eccelso come educatore e commesso, lavora con il Wild West Show di Buffalo Bill, per poi lottare per ottenere la cittadinanza americana e, infine, intraprendere la carriera di attore a Hollywood. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/racconti-di-nativi-americani-il-mio-popolo-i-sioux-di-luther-standing-bear/

Racconti di Nativi Americani: Infanzia Indiana di Charles A. Eastman (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni 2023. Prima edizione. In questo grande classico della letteratura nativa americana, Charles A. Eastman, Ohiyesa nel suo nome Dakota, racconta la sua felice, pur se difficile, infanzia indiana. Nel narrare la tradizione dei giochi tra ragazzi, delle feste e danze, delle avventure, della caccia al bisonte e diverse leggende, Eastman dipinge un mondo idilliaco esordendo: “Quale ragazzo non vorrebbe essere un Indiano, anche solo per breve tempo, quando pensa alla vita più libera del mondo?”. Consapevole che i tempi sono irrimediabilmente cambiati, come unica via per la sopravvivenza del suo popolo accetta e promuove l’educazione e i modi dell’uomo bianco, pur criticandone lo stile di vita.  Dice, infatti, dei tempi passati: “La felicità e la contentezza regnavano assolute, in un modo che non ho mai osservato tra i bianchi, nemmeno nelle migliori circostanze”. E sottolinea: “Desiderano possedere il mondo intero. Hanno diviso il giorno in ore, come le lune dell'anno. In effetti, misurano tutto. Nessuno di loro lascerebbe andare via anche solo una rapa dal suo campo se non ricevesse il suo pieno valore”. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/racconti-di-nativi-americani-infanzia-indiana-di-charles-a-eastman/

Racconti di Nativi Americani: Eroi e Grandi Capi Indiani di Charles A. Eastman (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni 2023. Prima edizione. In questa preziosa serie di mirabili ritratti di “Eroi e Grandi Capi Indiani” di Charles Eastman, arricchita da foto originali, si legge tanto orgoglio e fierezza da parte dell’autore nel presentare l’essenza dei Nativi Americani, attraverso i valori che hanno animato questi Grandi Capi e le loro gesta. Certo, non tutti sono stati eroi immacolati, basti pensare al personaggio controverso di Hole in the Day; ma la maggioranza di queste figure storiche native offre vite e comportamenti esemplari, in quella che è stata la drammatica lotta per la sopravvivenza del loro popolo nel periodo più buio. Finalmente i Grandi Capi Indiani raccontati da un Indiano: Eastman, Dakota egli stesso, ha incontrato diversi di essi in prima persona, e ha raccolto le loro storie e quelle di chi li ha conosciuti. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/racconti-di-nativi-americani-eroi-e-grandi-capi-indiani-di-charles-a-eastman/

Le scuole residenziali indiane.Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco di Raffaella Milandri, Mauna Kea Edizioni 2023. Prima edizione. Alla fine di maggio del 2021 una ondata mediatica, presto propagatasi a livello mondiale, annunciava i ritrovamenti di tombe senza nome di studenti nativi di scuole residenziali indiane in Canada. Erano così messi sotto accusa pubblicamente il sistema dei collegi indiani, diffuso in Nord America dalla seconda metà dell’Ottocento fino alla fine del Novecento, le Chiese che hanno gestito tali scuole, finanziate a livello governativo, tra cui quella cattolica che è stata predominante, e il Governo canadese. L’opera va ad analizzare le origini e la diffusione del sistema educativo di assimilazione e cristianizzazione rivolto ai Nativi Americani e Canadesi, i vari – e tragici – report governativi e le testimonianze che ne hanno denunciato i metodi disciplinari a partire dai primi del Novecento, e poi le pressioni esercitate sul Papa perché si “scusasse” con i Nativi a nome della Chiesa cattolica per gli abusi e le violenze perpetrati in tali scuole. Un'opera che punta i riflettori sui gravosi problemi dei diritti umani dei Popoli Indigeni e sulle responsabilità del colonialismo.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/le-scuole-residenziali-indiane-le-tombe-senza-nome-e-le-scuse-di-papa-francesco-di-raffaella-milandri/

Racconti di Nativi Americani: La Terra dell’Aquila Maculata di Luther Standing Bear (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni 2023. Prima edizione. La Terra dell’Aquila Maculata racconta nel dettaglio e con passione la vita dei Lakota. Luther Standing Bear, Sicangu e Oglala Lakota, descrive le usanze e le tradizioni dei Lakota, parla dell’organizzazione sociale e politica, della famiglia e della religione, e narra ricordi e aneddoti personali. È un’opera provocatoria e polemica, che testimonia quanto lo spirito dell’autore fosse disilluso e amareggiato nei confronti delle politiche del Governo statunitense verso i Nativi Americani. Standing Bear scava a fondo nel pozzo della sua memoria, cercando di portare alla luce ogni preziosa goccia di informazione sul suo popolo. Un grande classico della letteratura nativa americana, tradotto per la prima volta in italiano e annotato da Raffaella Milandri.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/racconti-di-nativi-americani-la-terra-dellaquila-maculata-di-luther-standing-bear/

Racconti di Nativi Americani: I cinque di mezzo. Ragazzi indiani a scuola di Francis La Flesche (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni 2024. Prima edizione. Nella sua prima edizione in italiano, The Middle Five, “I Cinque di Mezzo”, è considerato un classico della letteratura dei Nativi Americani, uno dei libri più apprezzati come autentica fonte di informazione sulla cultura indiana, e che possono essere raccomandati a tutti i lettori anche giovani, come utile correttivo all’immagine spesso distorta della vita indiana che si vede nei film, nei fumetti e in televisione. È un racconto semplice e toccante di giovani ragazzi indiani a metà strada tra due culture, riluttanti ad abbandonare le abitudini dei loro padri, e perplessi e a disagio nel loro nuovo ruolo di “uomini bianchi per finta”.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/05/10/racconti-di-nativi-americani-i-cinque-di-mezzo-ragazzi-indiani-a-scuola-di-francis-la-flesche/

Gli Indiani d'America e la loro musica di Frances Densmore (a cura di Raffaella Milandri), Mauna Kea Edizioni 2024. Prima edizione. La musica dei Nativi Americani è una delle massime espressioni della loro cultura, e proprio per questo molto diversa dalla nostra: nella struttura, nel canto, nello scopo e nel significato. The American Indian And Their Music, in italiano “Gli Indiani d’America e la loro musica ”, è la ricerca appassionata di Frances Densmore che, oltre cento anni fa, iniziò a girare di tribù in tribù per registrare, grazie al fonografo, i loro canti e per descrivere dettagliatamente i loro usi e le cerimonie prima che essi fossero irrimediabilmente cambiati dall’influsso occidentale. Ci restituisce suoni (grazie alle partiture contenute nel testo) e immagini (grazie alle descrizioni e alle foto originali) dell’epoca, in un testo prezioso e imperdibile per appassionati di musica, di Nativi Americani e di etnomusicologia. Un vero e proprio viaggio nel tempo, tra gli Indiani d’America di tanti anni fa. La accurata traduzione, ricca di note esplicative, è a cura di Raffaella Milandri. Prima edizione in italiano.

https://maunakeaedizioni.wordpress.com/2024/07/25/gli-indiani-damerica-e-la-loro-musica-di-frances-densmore/

giovedì 1 agosto 2024

Un libro d’inchiesta che fa luce sulle scuole residenziali indiane e sulle scuse di Papa Francesco

“Le Scuole Residenziali Indiane. Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco”, di Raffaella Milandri, a cura della Mauna Kea Edizioni, è un libro d'inchiesta che fa luce sugli eventi che hanno scosso il Canada e la Chiesa Cattolica tra il 2021 e il 2022. Qual è il significato e quali le conseguenze dei fatti avvenuti in Canada? Alla fine di maggio del 2021 una ondata mediatica, presto propagatasi a livello mondiale, annunciava i ritrovamenti di tombe senza nome di studenti nativi di scuole residenziali indiane in Canada. Erano così messi sotto accusa il sistema dei collegi indiani del Nord America, le Chiese che hanno gestito tali scuole, in particolare quella cattolica, e il Governo canadese. L’opera, la prima ad affrontare in modo meticoloso e rigoroso la questione, analizza le origini del sistema educativo di assimilazione e cristianizzazione rivolto ai Nativi, i tragici report governativi e le testimonianze che ne hanno denunciato i metodi. Infine, racconta le pressioni sul Papa perché si “scusasse” con i Nativi a nome della Chiesa cattolica per gli abusi e le violenze perpetrati in tali scuole. Tra fine marzo e fine luglio 2022 Papa Francesco, prima ricevendo una delegazione indigena canadese in Vaticano, e poi recandosi di persona in viaggio penitenziale sul suolo canadese, ha incontrato le comunità delle First Nations, dei Métis e degli Inuit ed ha affrontato molte critiche, ma ha raccolto anche consensi. Alla fine del suo viaggio, ha affermato che il trattamento riservato ai Nativi è stato un “genocidio”. Le parole del Papa e le sue scuse, analizzate e soppesate dai media e dal mondo accademico, hanno sicuramente fatto puntare i riflettori sui gravosi problemi dei diritti umani dei Popoli Indigeni e sulle responsabilità del colonialismo. Dice la Milandri, giornalista e antropologa: “La ricostruzione storica degli antefatti è stata semplice. Ma come si siano mossi i media, i governi canadese e statunitense e la Chiesa cattolica, invece, ha richiesto una verifica scrupolosa delle fonti mediatiche e accademiche. Verifica che ha portato a delle scoperte inaspettate, sia sulla situazione delle tombe senza nome in Canada sia sulle pressioni esercitate su Papa Francesco. Non ultima, la evidenza del ruolo avuto dai media”. Poco prima di andare in stampa, a fine marzo 2023, l’annuncio del ripudio della “Dottrina della scoperta” da parte della Chiesa cattolica, tema dibattuto sul testo, che vanta una ricchissima bibliografia. Chiediamo alla Milandri cosa pensa del ruolo di Papa Francesco nella vicenda. Afferma: "Si è dimostrato di parola, pur con la responsabilità enorme del suo ruolo e i limiti che ne derivano". Scrittrice e giornalista, Raffaella Milandri, attivista per i diritti dei Popoli Indigeni, è esperta studiosa dei Nativi Americani e laureata in Antropologia. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e della tribù Crow in Montana. Ha pubblicato oltre dieci libri, tutti sui Nativi Americani e sui Popoli Indigeni, con particolare attenzione ai diritti umani, in un contesto sia storico che contemporaneo. Si occupa della divulgazione della cultura e letteratura nativa americana in Italia e attualmente si sta dedicando alla cura e traduzione di opere di autori nativi. Tra le sue opere ricordiamo “Nativi Americani. Guida alle Tribù e alle Riserve Indiane degli Stati Uniti” (Mauna Kea, 2021), una opera completa e aggiornata sul mondo delle tribù indiane oggi.

martedì 30 luglio 2024

Nativi Americani ieri e oggi. Raffaella Milandri dedica una serie di video su youtube ai Nativi Americani

"Poca informazione di qualità sui Nativi Americani. Occorre correre ai ripari" dice la Milandri. Raffaella Milandri è esperta su storia e attualità dei Nativi Americani. Laureata in Antropologia, da circa 15 anni tiene conferenze e scrive libri per divulgare una cultura, spiega "cruciale per comprendere il nostro mondo occidentale, ma soprattutto per apprendere i principi di una realtà umana e sociale che ha molto da insegnarci". Continua la Milandri: "Nonostante siano tanti gli estimatori di questo fiero popolo, molti credono addirittura che siano quasi estinti o che vivano ancora nei teepee. Ho scritto molte opere su di loro, sia racconti di viaggio che saggi, ma la maggior parte del pubblico rimane ancorata a una idea romantica degli Indiani d'America, come se facessero parte del passato e non fossero, come invece sono, una comunità pulsante e ricca di input positivi". A questo scopo, Raffaella Milandri ha iniziato nel mese di luglio 2023 una serie di puntate video sui Nativi Americani, dove parlerà su youtube di quanti sono, come vivono, quali sono le leggi che regolano le riserve indiane, cosa è il blood quantum, e tanto altro ancora. "Gli stessi appassionati dei Nativi Americani rimangono ancorati a testi e informazioni non più attuali, e poichè i miei libri non riescono a raggiungere tutti, ho ritenuto che una serie di video, della durata di circa venti minuti e corredati da immagini, possa essere l'ideale per divulgare tante informazioni", afferma Raffaella Milandri. "Vedremo se le visualizzazioni saranno numerose e se il pubblico risponde bene. Certo, un programma televisivo sarebbe una occasione bellissima, ma in Italia le 'culture altre' forse non affascinano quanto la cultura trash e consumistica dilagante". Una bella scommessa, quindi. Staremo a vedere i risultati. Il canale youtube di Raffaella Milandri è a questo indirizzo: https://www.youtube.com/@raffaella.milandri ed ecco il link della prima puntata de Nativi Americani ieri e oggi "Quanti sono oggi i Nativi Americani":

lunedì 17 giugno 2024

“Liberi di non comprare”, libro di Raffaella Milandri

Liberi di non comprare. Un invito alla Rivoluzione di Raffaella Milandri



Liberi di non comprare. Un invito alla Rivoluzione di Raffaella Milandri
La opera della Milandri, scrittrice, giornalista e attivista per i diritti umani, si incentra su tematiche dell’anticonsumismo e dell’ambientalismo, sempre con un richiamo ai Popoli Indigeni, leif motiv della attività della scrittrice. Il libro contiene contributi di Renzo Paris, uno dei maggiori autori viventi della letteratura italiana del ‘900, di Francesco Barbagallo, Professore Emerito di Storia alla Federico II di Napoli, la testimonianza di Bruno Bozzetto, quella di Sabrina di Pescara del Tronto, sopravvissuta al recente terremoto del Centro Italia, e numerosi interventi di esponenti dei popoli indigeni come Inuit, Boscimani, Aborigeni. Dice Raffaella Milandri:Avverto una urgenza di divulgazione per il mio nuovo libro, dobbiamo cessare di essere consumatori e ridiventare persone. Per non essere più denaro, o ciò che abbiamo, ma per essere di nuovo uomini”.  Commenta Americo Marconi: “Un libro scomodo ma delicato che entra in punta di piedi nella coscienza e pone profondi interrogativi”.  Questo della Milandri,  è il quinto di dieci libri: "Scrivere è impegnativo, considerato che ho un lavoro principale, dirigo la casa editrice Mauna Kea e sono molto presa con le attività della Omnibus Omnes, di cui sono Presidente. Ma credo di essere nata per questo: per scrivere. E divulgare tematiche sui diritti dell’Uomo e dei Popoli Indigeni”.

"In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi"

"In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi" di Raffaella Milandri


E' in libreria il libro di Raffaella Milandri: “In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi.” Dice la autrice, giornalista, viaggiatrice in solitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni: "I miei libri hanno un filo comune: la narrazione di un mio avventuroso viaggio in solitaria, la storia di un popolo indigeno da salvare,  e il racconto dell’ incredibile abisso che separa ormai l’uomo “globalizzato” dalla natura e dalla essenza stessa dell’essere umano. Siamo vittime di una alienazione, di uno sradicamento straziante da noi stessi, causato in primis dalle necessità economiche e finanziarie di chi governa il mondo". 
Un viaggio ai confini del mondo dove la sfida di una donna, sulla rotta per la libertà e la natura selvaggia, non è affrontare lupi o orsi. E’ l’avventura di portare in valigia i propri demoni e le proprie paure, seguendo le orme di Jack London. Con la consapevolezza che la vita moderna ha affievolito sempre di più la forza e l’istinto atavico di sopravvivenza dell’uomo, rendendolo inerme in una lotta dove i cinque sensi valgono molto di più della ragione.
In un viaggio in solitaria di oltre 10.000 chilometri in Alaska, l’autrice -fotografa, scrittrice e attivista per i diritti umani- percorre  i sentieri dei cercatori d’oro, dei pionieri, e dei cacciatori di balene. Lassù, ai confini del mondo, si imbatte in una natura umana forte e gentile, ma tocca con mano i risultati catastrofici del riscaldamento globale e delle crudeltà dell’Uomo Bianco. Le sue esperienze più intense sono oltre il Circolo Polare Artico, dove la solitudine tocca le vette più alte e il silenzio bianco regna sovrano. Sarà il capitano Roy, del popolo Inupiaq, ad aprirle le porte alle tradizioni antiche della sua gente, ma anche a rivelarle la dura realtà di un mondo senza scrupoli in lotta per il petrolio e per il denaro; un mondo dove l’orso polare-il gigante gentile dell’Artico- è tra le prime vittime di cambiamenti irreversibili.
Un libro intenso che racconta la scoperta dell’Alaska, una “Ultima Frontiera” che contrappone la sicurezza della vita comoda, moderna e consumistica, alla  incertezza costante di chi ha scelto la libertà. R


L’autrice
 Non è semplice descrivere Raffaella Milandri e le sue attività: è un personaggio poliedrico e improntato ad una schiettezza e a una chiarezza di intenti non comuni. Con i suoi oltre dieci libri pubblicati in tredici anni, i suoi viaggi in solitaria in ogni angolo di mondo, le sue foto che sembrano voler catturare l’anima dei soggetti, spesso membri di tribù indigene poco conosciute, e i suoi scritti in cui le sue parole dipingono popoli, è una donna che innesca naturalmente la curiosità di chi ha una ampia apertura mentale. Ha rischiato molte volte la vita, anche a causa delle sue inchieste per i diritti umani, e dice: “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”.

Biografia

Scrittrice, giornalista, editore e fotografa, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei Popoli Indigeni, è studiosa dei Popoli Indigeni e in particolare dei Nativi Americani e laureata in Antropologia. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e membro adottivo della tribù Crow in Montana. Fondatrice del Gruppo Editoriale Mauna. Presidente della associazione Omnibus Omnes Onlus, patrocinata dalla UNRIC Italia (ONU Italia). Attualmente è una dei massimi esperti italiani sui Nativi Americani, storia e attualità. Attualmente si sta dedicando alla opera di recupero di opere di autori nativi americani, traducendo e curando diversi libri.

Cura una serie di video tematici su youtube, “Nativi Americani ieri e oggi”  (qui link alla playlist), una rubrica radiofonica su Radio Talpa, “Nativi Americani ieri e oggi”, dedicata anche alla musica nativa americana (qui link alla playlist )  e una rubrica giornalistica, “Nativi”, su L’Antidiplomatico (qui link alla lista di articoli), oltre ad aver curato articoli per Focus Storia, Far West Gazette e, in passato, per il Corriere della Sera.

Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Ha dichiarato: “Sono molto fiera di essere membro adottivo della famiglia Black Eagle dei Crow, tribù di Nativi Americani del Montana. E altrettanto fiera del mio nome in lingua originale, Baa Kuuxsheesh, che ha segnato una nuova tappa della mia vita e che significa ‘Aiuta gli altri’. Vorrei ricordarlo e dirlo sempre ad alta voce. La fratellanza è sacra. Un grande onore anche la adozione presso il popolo indigeno dei San, Boscimani del Kalahari. Il mio nome per loro è Nxuwa, che deriva da un tubero che il popolo boscimane porta con sé nel deserto per combattere la sete, la fame e la stanchezza”. 

Raffaella Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni e conferenze. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo. Tra le mete dei suoi viaggi, in solitaria e spesso in fuoristrada, ricordiamo la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari, il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani, i Pigmei Bakà, i Boscimani, gli Adivasi dell’Orissa. Ha affermato: “Avverto una incredibile urgenza nel mio viaggiare e divulgare, per documentare le discriminazioni dei diritti umani. La globalizzazione avanza a passi rapidi, ma spesso non porta con sé il Progresso positivo, anzi accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture, uniche e irripetibili”.

domenica 16 giugno 2024

"Sorella adottiva" di Obama: Raffaella Milandri lo racconta in "La mia Tribù. Storie autentiche di Indiani d'America"

Raffaella Milandri durante la sua adozione

"La mia Tribù: storie autentiche di Indiani d'America" (edito da Mauna Kea Edizioni, 2019, seconda edizione) di Raffaella Milandri è ricco di bellissime immagini e di incredibili storie. "Il sentimento dominante nel libro è il senso di colpa per il peccato di essere bianchi" dice l'autrice. E' il racconto di due viaggi, uno nel passato e uno nel presente. Il viaggio nel passato, attraverso gli archivi del BIA (Bureau of Indian Affairs ) e della tribù Crow, è la storia della cospirazione del Governo degli Stati Uniti contro gli Indiani, nei due ultimi secoli. Dal Dawes Act, alla Legge dei Quarti di Sangue, alla sterilizzazione forzata delle donne Native Americane negli anni '70, raccontata da testimoni viventi. Le lettere degli agenti indiani bianchi che gestirono la riserva Crow rivelano la loro corruzione, il loro razzismo e le loro opinioni sul "problema indiano".
Il viaggio nel presente è quello dell'autrice: attraverso cerimonie, rituali e amicizie profonde, Raffaella Milandri viene adottata nella stessa famiglia Crow dove il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama fu adottato nel 2008. Ha modo di scoprire i grandi problemi di oggi nelle riserve indiane: suicidi, alcolismo, disoccupazione ma anche "perchè nelle riserve non ci sono banche nè Mac Donalds". Il libro raccoglie anche leggende, tradizioni e folklore dei Nativi Americani.   



L'autrice

Non è semplice descrivere Raffaella Milandri e le sue attività: è un personaggio poliedrico e improntato ad una schiettezza e a una chiarezza di intenti non comuni. Con i suoi oltre dieci libri pubblicati in tredici anni, i suoi viaggi in solitaria in ogni angolo di mondo, le sue foto che sembrano voler catturare l’anima dei soggetti, spesso membri di tribù indigene poco conosciute, e i suoi scritti in cui le sue parole dipingono popoli, è una donna che innesca naturalmente la curiosità di chi ha una ampia apertura mentale. Ha rischiato molte volte la vita, anche a causa delle sue inchieste per i diritti umani, e dice: “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”.

Biografia

Scrittrice, giornalista, editore e fotografa, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei Popoli Indigeni, è studiosa dei Popoli Indigeni e in particolare dei Nativi Americani e laureata in Antropologia. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e membro adottivo della tribù Crow in Montana. Fondatrice del Gruppo Editoriale Mauna. Presidente della associazione Omnibus Omnes Onlus, patrocinata dalla UNRIC Italia (ONU Italia). Attualmente è una dei massimi esperti italiani sui Nativi Americani, storia e attualità. Attualmente si sta dedicando alla opera di recupero di opere di autori nativi americani, traducendo e curando diversi libri.

Cura una serie di video tematici su youtube, “Nativi Americani ieri e oggi”  (qui link alla playlist), una rubrica radiofonica su Radio Talpa, “Nativi Americani ieri e oggi”, dedicata anche alla musica nativa americana (qui link alla playlist )  e una rubrica giornalistica, “Nativi”, su L’Antidiplomatico (qui link alla lista di articoli), oltre ad aver curato articoli per Focus Storia, Far West Gazette e, in passato, per il Corriere della Sera.

Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Ha dichiarato: “Sono molto fiera di essere membro adottivo della famiglia Black Eagle dei Crow, tribù di Nativi Americani del Montana. E altrettanto fiera del mio nome in lingua originale, Baa Kuuxsheesh, che ha segnato una nuova tappa della mia vita e che significa ‘Aiuta gli altri’. Vorrei ricordarlo e dirlo sempre ad alta voce. La fratellanza è sacra. Un grande onore anche la adozione presso il popolo indigeno dei San, Boscimani del Kalahari. Il mio nome per loro è Nxuwa, che deriva da un tubero che il popolo boscimane porta con sé nel deserto per combattere la sete, la fame e la stanchezza”. 

Raffaella Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni e conferenze. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo. Tra le mete dei suoi viaggi, in solitaria e spesso in fuoristrada, ricordiamo la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari, il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani, i Pigmei Bakà, i Boscimani, gli Adivasi dell’Orissa. Ha affermato: “Avverto una incredibile urgenza nel mio viaggiare e divulgare, per documentare le discriminazioni dei diritti umani. La globalizzazione avanza a passi rapidi, ma spesso non porta con sé il Progresso positivo, anzi accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture, uniche e irripetibili”.

Le chiediamo il perchè del suo smisurato amore per i Popoli indigeni. "Tutto è iniziato quando ero bambina e leggevo i fumetti di Tex Willer,  dalla parte degli Indiani.
Tra l'altro ho avuto la fortuna di avere una amicizia proprio con il compianto editore di Tex, Zagor, Mister No: Sergio Bonelli, da cui ho appreso lo spirito per l'avventura, ma anche il senso di responsabilità di essere cittadina del mondo e la volontà di lottare contro le ingiustizie. I miei contatti con queste popolazioni ai confini del mondo mi hanno arricchito tantissimo,  loro sì che hanno lo spirito e le caratteristiche dell'Uomo, e hanno una nobiltà che ancora il denaro e l'avidità occidentale non sono riusciti ad intaccare.
Gli Italiani di un tempo, come potevano essere i miei nonni e bisnonni, semplici, onesti e limpidi, rispecchiano tantissimo l'animo puro dei popoli indigeni. Vanno protetti e salvati, come ultimo patrimonio dell'Umanità." 

martedì 11 giugno 2024

Appello per i Popoli Indigeni di Raffaella Milandri




Sono viaggiatrice solitaria, scrittrice e fotografa umanitaria . E sono attivista per i diritti umani dei popoli indigeni. Sono un cane sciolto, non mi sono legata finora a istituzioni, partiti o ONG. Ho deciso di usare le mie foto e i miei libri come strumento di comunicazione per denunciare le violazioni dei diritti umani e sensibilizzare l'opinione pubblica ai problemi dei popoli indigeni. Sento una grande urgenza nel mio viaggiare e raccogliere foto e testimonianze da diffondere, perchè oggi l'informazione può fare la differenza e salvare delle vite. Nel caso dei popoli indigeni, l'informazione può salvarli dall'estinzione e dal genocidio causati dallo sfruttamento senza scrupoli delle loro terre. Oggi la diversità etnica e culturale deve essere vista come un Patrimonio da difendere. Un Patrimonio straordinario di tutti noi che deve essere mantenuto e trasmesso alle nostre generazioni future. Pigmei, boscimani, indiani d'America, aborigeni, indios e mille tribù sono nostri fratelli che hanno nei secoli scelto una vita diversa dalla nostra: a contatto con la Natura, in sintonia con la flora e la fauna, al ritmo della Madre Terra. Supremi guardiani di ecosistemi. La nostra civiltà occidentale sta cercando di spezzare le ultime resistenze e per la sua avidità di risorse naturali sta mettendo a rischio di estinzione questi Popoli, che ogni giorno svolgono una battaglia silenziosa per la sopravvivenza: una battaglia pacifica di popoli che in molti casi non hanno accesso ai comuni mezzi di comunicazione, che non possono "twittare" o scrivere su Facebook. I popoli indigeni nuotano affannosamente, per non affogare nell'abisso dell'estinzione; ma i media troppo spesso li ignorano. O danno spazio solo ad esibizioni che ricordano il vecchio, tristissimo Wild West Show, dove i Nativi Americani si esibivano in qualità di selvaggi e di “diversi” senza dare davvero spazio alla loro cultura e dignità. Ho visitato remoti villaggi in Africa, Asia, America e Oceania. Sono stata sempre accolta come sorella anche nei villaggi più remoti, e mi hanno affidato testimonianze importanti, appelli vitali per la sopravvivenza. Mi sento responsabile di verità che non vanno taciute. E poiché il “Progresso” avanza a passi da gigante, soprattutto in senso negativo, non ho molto tempo. Chiedo aiuto per i diritti umani e per la salvezza degli Ultimi Uomini Liberi.

Non vogliamo che questi popoli diventino un giorno solo protagonisti di una favola per bambini:
"C'era una volta il Popolo dei Pigmei, nella foresta..." oppure "C'era una volta il Popolo dei Tibetani, sull'Himalaya...". Sarebbe una favola reale e crudele: popoli uccisi da altri uomini in nome
del Dio Denaro.
Il patrimonio culturale, gli usi e le tradizioni, la religione, la lingua di questi popoli sono Patrimonio dell'Umanità e di tutti noi. I Popoli Indigeni sono in pericolo e a serio rischio di estinzione : a causa dello sfruttamento delle loro terre ancestrali e risorse , senza alcuna morale o scrupolo, i loro diritti umani sono stati violati continuamente, nei secoli passati e ai giorni nostri. Inoltre , sono vittime di un turismo dissennato e irresponsabile che li sfrutta senza dare nulla in cambio, tranne la violazione del diritto di essere rispettati nella loro terra madre.
La pace e la salvaguardia del nostro Pianeta possono essere assicurati solo attraverso il riconoscimento universale di tutti i diritti umani e dell’autodeterminazione di ogni Popolo e razza. Riconoscere i loro diritti costituisce un doveroso e giusto atto di solidarietà verso i diritti fondamentali di questi Popoli, e porterà ai popoli indigeni una visibilità concreta e immediata, sensibilizzando l' opinione pubblica mondiale ai loro seri problemi , oltre a sensibilizzare i Paesi dove vivono i Popoli Indigeni.
Ritengo che si debba prendere spunto, a livello europeo, per :
  1. La applicazione di un monitoraggio dell’impatto commerciale, sociale, culturale e ambientale delle aziende europee che operano nelle aree abitate da popoli indigeni( e cito ad esempio la interrogazione parlamentare del 21 giugno 2011 Colombia-UE
  1. Un monitoraggio dell’impatto turistico causato da flussi europei nelle zone abitate da popoli indigeni, talvolta estremamente dannoso a livello culturale senza peraltro portare benefici economici alle popolazioni bensì solo agli operatori turistici che sfruttano il folklore locale senza scrupoli
  2. Un monitoraggio delle manifestazioni ed eventi organizzati in Europa dove si richiedano interventi ed esibizioni di popoli indigeni in condizioni di povertà. Essi vengono spesso sfruttati senza percepire ricompense adeguate, violentati culturalmente per poi tornare alla loro miseria. In questo senso andrebbero anche sensibilizzate le ambasciate europee in loco (Camerun, Botswana, e America del Sud in particolare) per evitare un traffico di “danzatori “ e “suonatori” che, come dicevo, ricordano il Wild West Show dell’Ottocento.

Il mio nome boscimane è Nxuwa



Sono molto fiera di essere membro adottivo della famiglia Black Eagle dei Crow, tribù di nativi americani del Montana. E sono fiera del mio nome in lingua originale, Baa Kuuxsheesh, che ha segnato una nuova tappa della mia vita e che significa “Aiuta gli altri”. Molti già lo sanno, ma vorrei ricordarlo e dirlo sempre ad alta voce. La fratellanza è sacra. Ora posso annunciare la mia adozione presso un altro popolo indigeno: quello dei Boscimani del Kalahari, e nello specifico della tribù San Naro. Il mio nome è Nxuwa. E’ un nome che deriva da una pianta, esattamente un tubero, che il popolo boscimane porta con sè nel deserto per combattere la sete, la fame e la stanchezza. Una pianta davvero preziosa.
La storia dei Boscimani è lunga e difficile e, come in tanti casi, sono le risorse delle terre ancestrali hanno scatenato l’avidità dell’Uomo Bianco e determinato la perdita dei loro diritti. Per un popolo indigeno, la perdita del proprio diritto alla terra porta con sé la perdita delle tradizioni, della cultura, della identità, e determina spesso l’inizio della parabola di discesa verso l’estinzione. Ne sanno qualcosa proprio i miei fratelli Nativi Americani. A volte è il petrolio, a volte il legname delle foreste, a volte l’oro, la bauxite; nel caso dei fratelli boscimani a  scatenare la cupidigia degli europei sono stati i diamanti.  Il popolo San è stato allontanato dalle proprie terre, messo in campi di “reinsediamento”, gli è stato proibito di tornare nel deserto del Kalahari. Che, per quanto arido e non accogliente, per i Boscimani è “casa”. Ora, questa mia adozione presso i Boscimani non è solo un fiore all’occhiello per chi come me protegge e rispetta i popoli indigeni: è una responsabilità. La responsabilità di divulgare i loro problemi, di essere all’altezza della fratellanza, di fare del mio meglio per aiutare.  Ma poi, essere una attivista per i diritti umani dei popoli indigeni per me non significa solo lottare per le minoranze etniche e per i popoli in via di estinzione: per me significa lottare a favore di chiunque venga discriminato perché debole e diverso. E oggi, in questa situazione, ci siamo un po’ tutti. Davanti allo strapotere delle multinazionali, del consumismo, della globalizzazione, siamo tutti Davide contro Golia.

lunedì 8 aprile 2024

"Io e i Pigmei": successo di pubblico e di critica per un libro senza censure

E' la cronaca del viaggio di una donna sola nella foresta, tra i Pigmei. Una eroina dei tempi moderni, avventuriera in nome dei diritti umani. "Un viaggio che comincia – descrive la giornalista Adelina Zarlenga – “dove finiscono le nostre certezze”. Un libro avvincente, ricco di testimonianze e di foto, in cui è racchiusa l’essenza della scrittrice: Raffaella Milandri, una donna tenace, capace di arrivare in capo al mondo pur di difendere i popoli più deboli. " Con estrema trasparenza e semplicità, Raffaella Milandri, viaggiatrice solitaria, fotografa e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, svela nel suo libro la drammatica situazione dei Pigmei. E i disagi fisici e psicologici di un viaggio nel cuore dell'Africa "vera". Dice l'autrice: "Mi sono trovata di fronte ad una realtà cruda e drammatica: nessuno protegge il Popolo della Foresta, che è vittima insieme alla Foresta stessa. I popoli indigeni assurgono al ruolo di agnelli sacrificali. I Pigmei , oggetto di una sistema­tica discriminazione da centinaia di anni, ora rischiano di scomparire. Per sempre. "Scrive a tal proposito Raja James Sheshardi, della American University: “I Pigmei sono sfrattati e poi sfruttati; da molti Stati africa­ni non sono considerati cittadini e viene rifiutata loro la carta d’iden­tità, insieme a terra di proprietà, assistenza sanitaria ed educazio­ne scolastica. Forzati da Governi e multinazionale del legname a lasciare le foreste, loro terre ance­strali da sempre, hanno un destino di emarginazione, impoverimento e abusi" Nella recensione del libro "Io e i Pigmei" , su La Stampa, scrive Irene Cabiati : "Il libro riesce ad inquadrare la situazione di un Paese, il Camerun, con 280 gruppi etnolinguistici spesso succubi della stregoneria, allegri e fieri della nazionale di football, inevitabilmente destinati a perdere la ricchezza delle foreste: sulle banconote da mille franchi qualche funzionario creativo ha pensato bene di far stampare la macchina che taglia il legname. Come segno di progresso naturalmente.  "Si legge in una recensione su Q Libri: "Ma i Pigmei ? Chi tutela i Pigmei ? La loro estinzione in quanto semplici uomini e' autorizzata ? Strano mondo il nostro." Il libro "Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta", di Raffaella Milandri, è edito da Mauna Kea Edizioni. Qui il link all'avvincente booktrailer: https://youtu.be/5sHZgaTRPOY La viaggiatrice, che ha visitato aborigeni australiani, boscimani, pigmei, adivasi e altri popoli, ha appena annunciato su Rai Due il prossimo viaggio che la porterà oltre il circolo Polare Artico, tra i popoli Inuit, a vivere con gli equipaggi della caccia alle balene, e a visitare la riserva degli indiani Crow, in Montana, dove la Milandri è stata adottata come sorella dal Presidente della Nazione Crow, Cedric Black Eagle. "Io sono la sorella adottiva, il fratello adottivo di Cedric invece è il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. " Condurrà una ricerca su storia e usanze dei Crow, nonchè sulla storia di Custer e del Little Big Horn dal loro punto di vista." 
"Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta", di Raffaella Milandri