lunedì 21 novembre 2022

"Cronache di una donna nella foresta" : il nuovo libro per le donne che sognano l'avventura


Raffaella Milandri è giornalista e scrittrice ma anche una viaggiatrice solitaria che parte alla esplorazione di alcuni remoti angoli di mondo, in fuoristrada. Armata di telecamera e macchina fotografica, si reca in riserve e villaggi di pigmei, aborigeni, indiani d'America, boscimani e cerca la verità sulle attuali condizioni di questi popoli, pronta a documentare e denunciare le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani . "Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta": nella lettura di questo sorprendente viaggio, ci immergiamo insieme all'autrice nel caldo della foresta tropicale, e ci lasciamo trasportare attraverso villaggi e personaggi, ansiosi di scoprire chi si incontra dietro l'angolo.
Attraverso gli occhi della Milandri, ci troviamo anche noi alle volte inquieti, alle volte arrabbiati, altre volte ancora divertiti da situazioni vissute con ironia e dipinte con pungenti osservazioni . Le avventure della scrittrice si dipanano in un racconto avvincente, è il pericoloso viaggio di una donna, attivista per i diritti umani, mascherata da turista, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del "Progresso" su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la natura? Il libro, illustrato da bellissime foto, racconta un incredibile viaggio ae una ardua e ostinata ricerca della verità. Le testimonianze raccolte diventano un appello disperato affidato alla Milandri dal Popolo della Foresta. Link al minitrailer  https://youtu.be/5sHZgaTRPOY Confida l'autrice del libro Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa umanitaria, in merito alle difficoltà incontrate durante la sua esplorazione: “Il mio vantaggio più grande? L'essere donna. Il mio svantaggio più grande? L'essere donna” L'esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero. Il libro contiene anche consigli per i viaggiatori "faidate" e soprattutto per le donne in viaggio. La dedica dell'autrice va a Sergio Bonelli " ha scolpito i miei Sogni"; un capitolo è dedicato a Maurizio Costanzo, che ha ospitato diverse volte la Milandri in tv. 
 
"Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta", di Raffaella Milandri

venerdì 29 luglio 2022

Miniguida alle riserve indiane di Raffaella Milandri



Sono Raffaella Milandri,  giornalista, viaggiatrice in solitaria e fotografa,  e sento doveroso raccogliere alcuni consigli che sono orientati più al viaggiatore che al turista, a colui o colei che intende il viaggio come esperienza di vita e full immersion in una realtà molto diversa dalla nostra. Una riserva indiana , pur se incastonata negli Stati Uniti, è un paese a sé stante, con tradizioni e cultura diverse, sopravvissute miracolosamente a uno sterminio premeditato e prolungato dall'uomo bianco per la conquista della grande America. Se in passato la riserva indiana era una sorta di “campo di deportazione” , di “rieducazione” e di isolamento per i Nativi Americani, oggi assume sempre più la fisionomia  di un rifugio e di una protezione dalla globalizzazione . La perdita della propria identità è la paura maggiore dei nativi americani: dopo che nei secoli passati , pur lottando, sono stati forzati a cambiare nomi, lingua, e religione, la strenua resistenza in molte riserve è stata infine fiaccata da una pingue e irresistibile occidentalizzazione. Pur avendo conquistato molti diritti, i nativi americani ancora lottano contro razzismo e pregiudizi, e le riserve sono piagate da disoccupazione, alcolismo e suicidi.  Le riserve indiane negli Stati Uniti sono diverse centinaia, e ve ne sono soprattutto all'ovest e al nord.
foto di Raffaella Milandri

L'appello a chi visita le riserve indiane negli States è il seguente: rispettate la cultura, l'identità, le tradizioni, soprattutto siate discreti e corretti. Nella riserva Hopi ad esempio, viene chiesto di non fare foto : adeguatevi e siatene fieri. Aiutate gli indiani d'America acquistando da loro monili e manufatti, sostenete le riserve premurandovi di spendere i vostri soldi presso attività gestite dai membri della tribù. Dentro e fuori dalle riserve brulicano molti  negozi di souvenir e manufatti dei nativi gestiti da bianchi.  Che, da testimonianze da me raccolte,  acquistano dalle tribù per due soldi e rivendono a prezzi esosi. Presso i Visitor Center di ogni Stato o Contea, prendete informazioni adeguate e, se non bastano, chiedete  al Visitor Center della riserva o ai membri della tribù dove acquistare direttamente per aiutare la comunità.
Raffaella Milandri incontra un Consiglio tribale  

Ecco la mia miniguida divisa per argomenti, ricordando che è disponibile in libreria il mio libro  "Nativi Americani. Guida alle Tribù e Riserve Indiane degli Stati Uniti"

DOVE ANDARE E COME SPOSTARSI  
DOVE DORMIRE
DOVE E COSA MANGIARE
ABBIGLIAMENTO
VACCINI E MEDICINE
SOLDI
GUIDE
FOTO
LINGUA
CLIMA
TELEFONO E INTERNET
DONNE SOLE

DOVE ANDARE E COME SPOSTARSI
In quasi tutti gli Stati americani ci sono riserve indiane, basta informarsi.
Consiglio questo  link http://www.nps.gov/nagpra/DOCUMENTS/ResMap.htm ad una mappa del sito del National Park Service.  Durante tutto l'anno vi sono “pow wow” , feste delle tribù in costume: bellissimi eventi a cui assistere. Qui il link al sito dove si può consultare il calendario http://www.powwows.com  . La scelta della tribù  è poi una decisione individuale, in base a gusti e cultura personale. Da visitare sempre con estremo rispetto e discrezione. Per spostarsi in libertà, è assolutamente necessario noleggiare una vettura: negli Stati Uniti i costi sono limitati e viaggiare in macchina permette di scegliere cambi di programma e di itinerario sulla base di informazioni raccolte sul posto.

DOVE DORMIRE: non in tutte le riserve ci sono alberghi o bed & breakfast. In ogni caso, le varie catene di Motel 6, Super 8 etc etc hanno camere pulite ad economiche , il check in è permesso ad ogni ora e sono molto diffusi sul territorio.

DOVE E COSA MANGIARE:   ovunque e qualsiasi cosa. Dalle grandi catene di fast food al cibo comprato al supermercato, è facile mantenere un budget di spesa ridotto. Ma se capitate in Texas aprite il portafogli e non perdetevi un megagalattico filetto di carne alla brace (i più grandi e succulenti del mondo!) . In Louisiana gustate le delicatezze cajun. La cucina messicana, cinese, tailandese sono diffuse dovunque. E' invece talvolta difficile assaggiare la cucina tipica e originale  di una tribù: sono perlopiù piatti preparati  in occasioni speciali, a base di zuppe , carne e vegetali.

ABBIGLIAMENTO: assolutamente pratico,  signorine per favore niente tacchi alti e minigonne . L'America è il paese del non-conformismo (tranne a Miami, Malibu e nelle grandi città) e vestire con jeans e maglietta vi farà sentire più in sintonia con tutti. Io sono stata ricevuta anche in uffici di Governatori vestita in modo semplice e giuro non ne ho perso di credibilità. Nelle riserve è consigliato quindi abbigliamento sportivo e poco appariscente.

VACCINI E MEDICINE: è fondamentale una buona assicurazione sanitaria. Gli Stati Uniti sono tristemente famosi per conti di medici e ospedali veramente salati. Non serve nessun vaccino, ma una buona farmacia da viaggio (antibiotico, antipiretico, antidiarroico, sali minerali, etc) è fortemente raccomandata. In ogni riserva c'è sempre un ospedale.

SOLDI:  carta di credito indispensabile (anche per noleggiare l'auto), il bancomat (ATM) può essere utile ma non funziona dappertutto per banche internazionali. Portare sempre una buona scorta di dollari cash (contanti)  adeguatamente  riposta e suddivisa tra tasche, zaino etc . Soprattutto per acquistare manufatti direttamente da membri della tribù può essere utile il cash.

GUIDE:  nelle riserve indiane avere una guida del posto è una esperienza unica e preziosa. Assaporate la spiritualità di queste antiche tribù attraverso i loro discendenti , che vi possono raccontare storie mai scritte e portare in luoghi fuori dalla massa.
foto di Raffaella Milandri

FOTO: Chiedete SEMPRE il permesso prima di fare una foto , e rispettate la dignità delle persone.  
Moltissimi turisti fanno foto nelle riserve indiane e poi le pubblicano su internet o addirittura le vendono senza scrupoli. Ma siamo nel 2012, internet è dappertutto e un domani qualcuno potrebbe rivendicare i diritti sulle vostre foto.

LINGUA: L’inglese è indispensabile per muoversi al di fuori di tour organizzati e per avere un rapporto diretto con i nativi americani. In molte riserve esistono scuole dove viene insegnata la lingua nativa , prima che venga dispersa e perduta per sempre. Ma tutti parlano inglese.

CLIMA: Informatevi bene prima di scegliere il periodo del viaggio e la zona da visitare.  

TELEFONO E INTERNET: Se la permanenza è lunga, conviene fare un contratto con un operatore locale , oppure munitevi di carte internazionali prepagate (acquistabili in  molte stazioni di servizio ). Internet è ovunque, rete wireless  in alberghi  e internet point per ogni cittadina.

DONNE SOLE: sia nella riserva Navajo, che  in centro a Milano, una donna sola deve mantenere alto il buonsenso. Tutto il mondo è paese: non accettate bevande alcoliche o sostanze di dubbia provenienza e dai possibili effetti indesiderati.