In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi di Raffaella Milandri |
E' in uscita in libreria dai primi di giugno, il nuovo libro di Raffaella Milandri: “In Alaska. Il Paese degli Uomini Liberi.” Dice la autrice, viaggiatrice in solitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni: "I miei libri hanno un filo comune: la narrazione di un mio avventuroso viaggio in solitaria, la storia di un popolo indigeno da salvare, e il racconto dell’ incredibile abisso che separa ormai l’uomo “globalizzato” dalla natura e dalla essenza stessa dell’essere umano. Siamo vittime di una alienazione, di uno sradicamento straziante da noi stessi, causato in primis dalle necessità economiche e finanziarie di chi governa il mondo".
Un viaggio ai confini del mondo dove la sfida di una donna,
sulla rotta per la libertà e la natura selvaggia, non è affrontare lupi o orsi.
E’ l’avventura di portare in valigia i propri demoni e le proprie paure,
seguendo le orme di Jack London. Con la consapevolezza che la vita moderna ha
affievolito sempre di più la forza e l’istinto atavico di sopravvivenza
dell’uomo, rendendolo inerme in una lotta dove i cinque sensi valgono molto di
più della ragione.
In un viaggio in solitaria di oltre 10.000 chilometri in
Alaska, l’autrice -fotografa, scrittrice e attivista per i diritti umani- percorre i sentieri dei cercatori d’oro, dei pionieri,
e dei cacciatori di balene. Lassù, ai confini del mondo, si imbatte in una
natura umana forte e gentile, ma tocca con mano i risultati catastrofici del
riscaldamento globale e delle crudeltà dell’Uomo Bianco. Le sue esperienze più
intense sono oltre il Circolo Polare Artico, dove la solitudine tocca le vette
più alte e il silenzio bianco regna sovrano. Sarà il capitano Roy, del popolo
Inupiaq, ad aprirle le porte alle tradizioni antiche della sua gente, ma anche
a rivelarle la dura realtà di un mondo senza scrupoli in lotta per il petrolio
e per il denaro; un mondo dove l’orso polare-il gigante gentile dell’Artico- è
tra le prime vittime di cambiamenti irreversibili.
Un libro intenso che
racconta la scoperta dell’Alaska, una “Ultima Frontiera” che contrappone la sicurezza
della
vita comoda, moderna e consumistica, alla
incertezza costante di chi ha scelto la libertà. R
L’autrice
Scrittrice, fotografa umanitaria e
viaggiatrice in solitaria, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani
dei popoli indigeni, è membro adottivo della tribù Crow, in Montana. E’
presidente fondatrice della Omnibus Omnes Onlus. Dice Raffaella Milandri: "Viaggiare
non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l'animo
dei popoli". Come viaggiatrice
solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Si dedica
alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come strumento di
sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle
problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni
e
conferenze, e diffondendo filmati e
interviste su media e social network. Varie le partecipazioni televisive e
radiofoniche in Italia, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e
riviste. Tra le mete dei suoi viaggi, ricordiamo la Papua Nuova Guinea,
l'Alaska, il deserto del Kalahari, il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i
Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani,
i Pigmei, i Boscimani, gli Adivasi dell'Orissa.
Libri pubblicati:
Io e i
Pigmei. Cronache di una donna nella Foresta, Polaris 2011; La mia Tribù.
Storie autentiche di Indiani d'America, Polaris 2013; In India. Cronache
per veri viaggiatori, Ponte Sisto 2014.